Chi è affamato di gloria divora anche l'uomo che è in lui.
Quando non tira vento anche il galletto in cima al campanile manifesta del carattere.
Non siate crudeli: non raddolcite la vita ai masochisti!
Il pesce diventa colpevole quando inghiotte l'amo: proprietà altrui.
Se si potesse scontare la morte dormendola a rate!
Il sogno dell'eroe è quello di essere grande in tutte le cose e piccolo nei confronti di suo padre.
La gloria è una forma d'incomprensione, forse la peggiore.
La gloria si dà soltanto a coloro che l'hanno sempre sognata.
La gloria degli scrittori, non solo, come tutti i beni degli uomini, riesce più grata da lungi che da vicino, ma non è mai, si può dire, presente a chi la possiede, e non si ritrova in nessun luogo.
Han diritto agli allori del trionfo coloro che, conoscendo meglio di tutti i benefici della pace, non si sono sottratti alle sofferenze della guerra.
Oh vana gloria de l'umane posse! com' poco verde in su la cima dura, se non è giunta da l'etati grosse! [...] Non è il mondan romore altro ch'un fiato di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi, e muta nome perché muta lato.
Così grande è la dolcezza della gloria che, a qualunque oggetto si riferisca, fosse pure la morte, la desideriamo.
Poiché l'uomo è ragionevole deve bere; stato divino dell'esistenza è l'ebbrezza, nella gloria, nell'uva, nell'amore e nell'oro affonda la speranza di uomini e nazioni.
Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza.
Colui il quale teme di perdere la gloria, è sicuro che la perderà.