Infelice colui che legge la sua gloria nello sguardo volubile del pubblico.— Fatou Diome
Infelice colui che legge la sua gloria nello sguardo volubile del pubblico.
L'errore peggiore è pensare che quello che conta più di tutto in una partita sia vincere. Niente affatto. Quello che conta è la gloria. È giocare con stile, con bellezza, è andare in campo e travolgere l'avversario, non aspettare che sia l'avversario a farsi avanti e così morire di noia.
La gloria può essere fuggevole, ma l'oscurità è eterna.
La gloria, quanto più dovrà durare, tanto tardi giungerà.
La recitazione è vergogna e gloria allo stesso tempo: vergogna nell'esibirti e gloria nel dimenticarti di te stesso.
La modestia è il solo splendore che sia permesso aggiungere alla gloria.
La gloria è una forma d'incomprensione, forse la peggiore.
Sicuramente un Re che ama il piacere è meno pericoloso di uno che ama la gloria.
La vera gloria di un vincitore è quella di essere clemente.
Oltre a essere effimera, la gloria non è priva di conseguenze.
La gloria la si deve acquistare, l'onore invece basta non perderlo.