Morire gloriosamente è meglio che salvarsi.
La morte è un destino migliore e più mite della tirannia.
Chi può tutto è facilmente portato a credere di poter osare tutto.
Chi spontaneamente, senz'esservi costretto, si comporta con giustizia, non sarà infelice, né mai lo coglierà totale rovina.
Il bronzo è lo specchio del volto, il vino quello della mente.
Non c'è gloria o voglia che si possa bere oppure masticare né pietra di mulino a vento che quel sasso al cuore possa frantumare.
Oltre a essere effimera, la gloria non è priva di conseguenze.
Gloria non di virtù figlia a che vale?
In volo per la gloria... o morte o vittoria!
Il mondo è il cortile da gioco di Dio e un riflesso della sua gloria.
La differenza fra la gloria reale e la fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia.
Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto, se la maggior parte di cio che è glorioso, se tutto cio che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell'intelletto in generale.
Così grande è la dolcezza della gloria che, a qualunque oggetto si riferisca, fosse pure la morte, la desideriamo.
La differenza fra gloria reale e fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia.
Poiché l'uomo è ragionevole deve bere; stato divino dell'esistenza è l'ebbrezza, nella gloria, nell'uva, nell'amore e nell'oro affonda la speranza di uomini e nazioni.