Né anarchia né tirannia; abbiate fede nella medietà.
Noi siamo i Fedeli dei Persiani partiti per la terra greca, i custodi della doviziosa reggia, ricca di molto oro, che lo stesso signore e re Serse, figlio di Dario, scelse come i più degni per l'età a sorvegliare il paese durante la sua assenza.
Non conviene che il debole abbia lingua audace.
La morte è migliore, è un destino più dolce che la tirannia.
Questo è il male della tirannia, non potersi fidare di un amico.
A chi tiene il piede fuori della sventura, è facile dare consigli a chi soffre.
La democrazia può resistere alla minaccia autoritaria soltanto a patto che si trasformi, da "democrazia di spettatori passivi", in "democrazia di partecipanti attivi", nella quale cioè i problemi della comunità siano familiari al singolo e per lui importanti quanto le sue faccende private.
La democrazia è una fede.
Nella democrazia, solo il calzolaio può fare le scarpe. Solo chi le indossa può dire se calzano.
La democrazia non è qualcosa in cui credi o un posto dove agganciare il tuo cappello, ma è qualcosa che fai. Tu partecipi. Se smetti di farlo, la democrazia va in pezzi.
La democrazia può imparare alcune cose dal Comunismo: per esempio, quando un politico Comunista è finito, egli è finito.
La democrazia sostituisce l'elezione da parte dei molti incompetenti all'incarico affidato dai pochi corrotti.
Il tratto unico della democrazia moderna nella Storia Universale. La capacità infinita di produrre dei figli e degli uomini che detestano il regime sociale e politico in cui sono nati, odiano l'aria che respirano, mentre vivono di essa e non ne hanno conosciuto un'altra.
La democrazia non garantisce uguaglianza di condizioni: garantisce solo uguaglianza di opportunità.
La tendenza delle democrazie è, in ogni cosa, alla mediocrità.
È proprio delle democrazie preferire in arte i valori scadenti ai genuini, che sono aristocratici e antiutilitari.