La democrazia è l'arte del pensiero collettivo, ma indipendente.
Né l'attualità né la storia mostrano che la maggioranza governa, o che lo abbia mai fatto.
La democrazia è il potere di un popolo informato.
È così che muore la libertà: sotto scroscianti applausi.
La nostra società democratica è basata sulla cooperazione del maggior numero di persone, necessaria affinché possiamo convivere in un mondo il cui funzionamento è ben oliato.
La democrazia deve essere salvaguardata da due eccessi: lo spirito di disuguaglianza, che la conduce all'aristocrazia, e lo spirito di estrema uguaglianza, che la conduce al dispotismo.
Regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano.
La capacità di un popolo a governarsi democraticamente è proporzionata al grado della sua comprensione della struttura e del funzionamento di tutto l'organismo sociale.
È proprio delle democrazie preferire in arte i valori scadenti ai genuini, che sono aristocratici e antiutilitari.
Soltanto sotto una dittatura riesco a credere nella democrazia.
La democrazia incoraggia la maggioranza a decidere su materie nelle quali la maggioranza è ignorante.