La democrazia è un piccolo nucleo basato sul comune accordo, circondato da una vasta gamma di differenze.
La democrazia non garantisce uguaglianza di condizioni; garantisce solo uguali opportunità.
Se il sogno dell'auto-invenzione è profondamente democratico, è anche un aperto invito alla frode.
Le democrazie non possono fare a meno di essere ipocrite più di quanto i dittatori possano fare a meno di essere cinici.
Per cittadini ben educati, anzi cittadini che erano impiegati statali, la libertà era strettamente legata con l'ordine, e quando il 'disordine' della democrazia e dell'economia di mercato si spinge troppo avanti, viene accolto con favore chiunque prometta di riportare l'ordine.
Io credo nella democrazia, perché sprigiona le energie di ogni essere umano.
In democrazia, un partito dedica sempre il grosso delle proprie energie a cercare di dimostrare che l'altro partito è inadatto a governare; e in genere tutti e due ci riescono, e hanno ragione.
La tendenza delle democrazie è, in ogni cosa, alla mediocrità.
A fronte dell'ipocrisia di una finta democrazia, meglio un dominio monopolistico franco, chiaro, concreto, diretto.
La democrazia non è uno sport da spettatori. Se tutti stanno a guardare e nessuno partecipa, non funziona più.
Troppe persone si aspettano meraviglie dalla democrazia, quando la cosa più meravigliosa di tutte è il solo fatto di averla.
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