Gloria non di virtù figlia a che vale?
Tra coloro che di ricchezze e d'autorità diseguali sono,... non è amore, ma utilità.
La superbia non è altro che non istimar altrui.
Gli uomini devonsi più tosto pesare con la stadera del mugnaio che con la bilancia dell'orafo; ed è convenevol cosa lo esser presto di accettarli non per quello che essi veramente vagliono, ma, come si fa delle monete, per quello che corrono.
Il profferire il tuo consiglio, non richiesto, niuna altra cosa è che un dire di essere più savio di colui, cui tu consigli; anzi un rimproverargli il suo poco sapere e la sua ignoranza.
La superbia non è altro, che il non istimare altrui.
Il tempo non si ferma ad ammirare la gloria: se ne serve e passa oltre.
Poiché l'uomo è ragionevole deve bere; stato divino dell'esistenza è l'ebbrezza, nella gloria, nell'uva, nell'amore e nell'oro affonda la speranza di uomini e nazioni.
Chi ama la gloria considera quale proprio bene l'attività altrui; chi ama il piacere, le proprie passioni; chi ha senno, le proprie azioni.
Recita la tua parte - in quello vi è la gloria.
Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza.
Se è un'impresa facile quella che gli dei ti propongono, non avrai alcun merito né alcun demerito a compierla. La gloria è nelle imprese difficili.
La gloria insegue preferibilmente quelli che la sfuggono.
Le forze della natura agiscono secondo una segreta armonia che è compito dell'uomo scoprire per il bene dell'uomo stesso e la gloria del Creatore.
Anche per i saggi la brama di gloria è l'ultima passione di cui si spogliano.
La gloria si dà soltanto a coloro che l'hanno sempre sognata.