Fate che le glorie del passato siano superate dalle glorie dell'avvenire.
Chi si ferma è perduto.
Razza: questo è un sentimento, non una realtà. Il 95% è sentimento. L'orgoglio nazionale non ha affatto bisogno dei deliri di razza.
La cinematografia è l'arma più forte.
La massa per me non è altro che un gregge di pecore, finché non è organizzata. Non sono affatto contro di essa. Soltanto nego che essa possa governarsi da sé. Ma se la si conduce, bisogna reggerla con due redini: entusiasmo e interesse. Chi si serve solo di uno dei due, corre pericolo.
Il solo pensiero di una famiglia senza il necessario per vivere, mi da un'acuta sofferenza fisica. Io so, per averlo provato, che cosa vuol dire la casa deserta ed il desco nudo.
Nella disgrazia bisogna rispettare coloro che si sono rispettati nella grandezza.
La modestia è il solo splendore che sia permesso aggiungere alla gloria.
La recitazione è vergogna e gloria allo stesso tempo: vergogna nell'esibirti e gloria nel dimenticarti di te stesso.
La gloria è un convento.
Infelice colui che legge la sua gloria nello sguardo volubile del pubblico.
Poiché l'uomo è ragionevole deve bere; stato divino dell'esistenza è l'ebbrezza, nella gloria, nell'uva, nell'amore e nell'oro affonda la speranza di uomini e nazioni.
Non è cosa che gli uomini nel vivere del mondo debbino piú desiderare e che sia piú gloriosa, che vedersi el suo inimico prostrato in terra ed a sua discrezione; e questa gloria la raddoppia chi la usa bene, cioè con lo adoperare la clemenzia, e col bastargli d'avere vinto.
V'era sulla piazza principale di Corinto una statua scolpita da Silanione e catalogata da Plinio: rappresentava Epistato. Chi era Epistato? L'inventore dello sgambetto. Ciò riassume la Grecia e la gloria.
Una cosa a tutto preferiscono i grandi: la gloria eterna rispetto alle cose caduche; i più invece pensano solo a saziarsi come bestie.
Anche per i saggi la brama di gloria è l'ultima passione di cui si spogliano.