Custodire la propria gloria è difficil cosa.— Lucio Anneo Seneca
Custodire la propria gloria è difficil cosa.
Fate presto a godere dei vostri figli e a farli godere di voi, tracannate senza indugio ogni gioia: nessuno vi assicura questa notte è un rinvio troppo lungo, nessuno quest'ora.
La fame non ha pretese: basta sedarla; come, non ha importanza.
La gloria è l'ombra della virtù: la seguirà anche contro il suo volere.
Il saggio vivrà quanto deve, non quanto può. Osserverà dove gli toccherà vivere, con chi, in che modo e che cosa dovrà fare. Egli bada sempre alla qualità della vita, non alla lunghezza.
Ciascuno è vittima delle proprie illusioni.
La lumachella de la Vanagloria ch'era strisciata sopra un obelisco, guardò la bava e disse: Già capisco che lascerò un'impronta ne la Storia.
Non può esserci vera grandezza senza umiltà.
Rendere gloriosa la sconfitta è lo stesso che trionfare.
Noi tutti siamo motivati da un acuto desiderio di apprezzamento, e migliore è un uomo, più è ispirato alla gloria.
Lo studio non è lavoro ma la forma più gloriosa di gioco.
La gloria assai spesso non è altro che un gran rumore che nasce non si sa come, e persiste non si sa perché.
La stima vale più della celebrità, la considerazione più della rinomanza e l'onore più della gloria.
Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto, chi sta a gambe larghe non cammina, chi da sé vede non è illuminato, chi da sé s'approva non splende, chi da sé si gloria non ha merito, chi da sé s'esalta non dura a lungo.
Oh vana gloria de l'umane posse! com' poco verde in su la cima dura, se non è giunta da l'etati grosse! [...] Non è il mondan romore altro ch'un fiato di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi, e muta nome perché muta lato.
Perseveranza: una virtù inferiore mediante la quale la mediocrità consegue un successo inglorioso.