Nella tomba non c'è posto per la gloria.— Wilbur Smith
Nella tomba non c'è posto per la gloria.
Le regole sono per gli stupidi e non rappresentano per il saggio più che un orientamento generale.
La gente se ne infischia della lealtà e della correttezza. Conta soltanto aver successo e farla franca.
Non scrivere mai per piacere al pubblico, ma per piacere a te.
Alcune viti crescono nel terreno sbagliato, altre si ammalano prima della vendemmia e altre ancora sono rovinate da un cattivo viticoltore. Non tutta l'uva fa il vino buono.
Non l'ha detto nessuno che la vita dev'essere facile. Se lo fosse, non le daremmo alcun valore.
C'è da confondersi in pensare quanto applauso di uomini minimi ci vuole per fare la gloria di un uomo grande.
Morire per un'idea; è indiscutibilmente nobile. Ma quanto più nobile sarebbe se gli uomini morissero per idee che fossero vere!
Sotto la buona volontà, dietro il desiderio di mostrare come stiano veramente le cose, spesso succede di trovare l'ansia di celebrare se stessi, di raggiungere la gloria, qualcosa che ha a che fare con il proprio ego.
Chi sta sulla punta dei piedi non si tiene ritto, chi sta a gambe larghe non cammina, chi da sé vede non è illuminato, chi da sé s'approva non splende, chi da sé si gloria non ha merito, chi da sé s'esalta non dura a lungo.
La gloria suprema è senza gloria.
Osa cose straordinarie, trionfa in gloria, anche se screziato dall'insuccesso, piuttosto che schierarti tra i poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nell'indistinto crepuscolo che non conosce vittorie e sconfitte.
La gloria e la grandezza, chimere.
La lumachella de la Vanagloria ch'era strisciata sopra un obelisco, guardò la bava e disse: Già capisco che lascerò un'impronta ne la Storia.
La gloria non è una presunzione. Non è una medaglia al valore. La gloria appartiene all'atto di essere costanti con qualcosa di più grande di te stesso, per una causa, per i principi, per la gente di cui ti fidi e per coloro che fanno affidamento su di te.
La vera gloria di un vincitore è quella di essere clemente.