Le regole sono per gli stupidi e non rappresentano per il saggio più che un orientamento generale.— Wilbur Smith
Le regole sono per gli stupidi e non rappresentano per il saggio più che un orientamento generale.
Bisognava sempre guardare avanti e lasciarsi i rimpianti alle spalle.
Nella tomba non c'è posto per la gloria.
Il processo creativo in se stesso è già un'attività estremamente piacevole: per me è divenuta come una droga della quale non posso farne a meno. Generalmente lavoro per un anno, poi mi concedo sei mesi di relax e di viaggi. Trascorsa questa pausa, comincio ad attendere con ansia l'ispirazione.
Spesso si riconosce la felicità solo dopo averla persa.
La gente se ne infischia della lealtà e della correttezza. Conta soltanto aver successo e farla franca.
Dovremmo essere saggi la metà di quanto è saggio il gatto. E anche belli la metà.
Il buonsenso è un grado non comune di ciò che il mondo chiama saggezza.
La pratica della compassione e della saggezza, di per sé indispensabili a ognuno di noi, sono assolutamente fondamentali per coloro che hanno la responsabilità di governare gli affari interni, poiché il potere e l'opportunità di creare un modello di pace mondiale è nelle loro mani.
Per quanto profonda sia la nostra saggezza individuale, essa non inciderà sul mondo reale, a meno che non si allei a qualche sorta di potere.
L'uomo ha raccolto tutta la saggezza dei suoi predecessori, e guardate quanto è stupido!
La saggezza è rendersi conto di quando non si può essere saggi.
L'uomo saggio previene.
La saggezza è venuta, rapida, prima della barba.
C'è un'alchimia nel dispiacere. Esso può essere tramutato in saggezza, la quale, se non porta la gioia, può tuttavia portare felicità.
È proprio del saggio cogliere l'occasione.