Vale la pena sperimentare anche l'ingratitudine pur di trovare una persona grata.
Niente è così stupido ed infelice quanto attendersi una disgrazia. Che follia, anticiparsi il male prima che questo capiti!
Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.
Ecco una cosa grandiosa: avere la debolezza di un uomo e la tranquillità di un dio.
Spesso vogliamo una cosa e preghiamo per un'altra, senza ammettere la verità neanche agli dei.
Tutto ciò che è incerto è in balia delle congetture e dell'arbitrio di un animo terrorizzato. Perciò niente è così dannoso, così irrefrenabile come il panico; le altre forme di timore sono irrazionali, questa è dissennata.
Ingrato. Chi riceve un beneficio da parte di un altro, o sia comunque oggetto di carità.
L'ingratitudine è la moneta ordinaria con la quale pagano gli uomini.
L'ingratitudine è un modo come un altro per pagare i debiti. Ed è il preferito perché costa meno.
Spesso l'ingratitudine è del tutto sproporzionata al beneficio ricevuto.
Il cuore dell'uomo ingrato somiglia alle botti delle Danaidi; per quanto bene tu vi possa versare dentro, rimane sempre vuoto.
È davvero un ingrato chi, quando perde qualcosa, non si sente debitore per averla avuta.
Quando di un uomo hai detto che è un ingrato, hai detto tutto il peggio che puoi dire di lui.
L'ingratitudine è il primo dovere di un principe.
Un solo ingrato nuoce a tutti gli infelici.