La gloria è l'ombra della virtù: la seguirà anche contro il suo volere.
Non renderti più gravosi i tuoi mali, non opprimerti con i lamenti: il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.
Certe cose proprio per questo sono meno da temere, perché fanno molta paura. Nessun male è grande se è l'ultimo.
La verità non muore mai.
L'impedimento principale al nostro sviluppo è che ci sentiamo troppo presto e facilmente contenti di noi.
In verità non è povertà, se è lieta; povero è non chi possiede poco, ma chi desidera di più.
L'abilità naturale senza istruzione ha conquistato più spesso la gloria e la virtù che non l'istruzione senza l'abilità naturale.
La vita è simile ad una panegiria: come infatti alcuni partecipano a questa per lottare, altri per commerciare, altri ancora ‐ e sono i migliori ‐ per assistervi, così nella vita alcuni nascono schiavi della gloria e cacciatori di guadagno, altri filosofi avidi della verità.
Nella disgrazia bisogna rispettare coloro che si sono rispettati nella grandezza.
Morire gloriosamente è meglio che salvarsi.
In occidente non esiste la cultura del perdente, solo l'esaltazione del vincitore. Ma è nella sconfitta che si manifesta la gloria dell'uomo.
Aspirare alla gloria non è di tutti, ma chi ne è degno deve lavorare per essa.
L'invidia viene immediatamente dopo la gloria.
Meglio varrebbe non aver vissuto che vivere senza gloria.
L'uomo destinato alla gloria non teme la povertà e la miseria perché sa che nella miseria il suo ingegno diverrà genio.
Morire non significa nulla, ma vivere sconfitti e senza gloria significa morire ogni giorno.