La gloria disdegnata ritorna talvolta, a tempo debito, accresciuta.— Tito Livio
La gloria disdegnata ritorna talvolta, a tempo debito, accresciuta.
Non sarà mai vinto colui che saprà essere saggio e valutare a fondo le cose anche nei momenti di euforia.
L'invidia è cieca, né altro sa fare che sminuire il valore altrui, corrompendo gli onori ed i meriti che uno si merita.
Delle sventure pubbliche ci accorgiamo solo quando coinvolgono gli interessi privati: nulla in esse ci tocca più profondamente che la perdita del nostro denaro.
Spesso, e soprattutto in guerra, le cose fittizie valgono quanto le cose reali e chi crede di poter far affidamento su qualche aiuto, proprio come se davvero ne disponesse, si salva grazie al morale che ricava dalla speranza e dalla voglia di osare.
Roma intanto prospera sulle rovine di Alba.
È più bello desiderare che possedere la gloria.
La gloria è un veleno che bisogna prendere a piccole dosi.
La gloria d'aver fondato la religione dell'umanità spetta alla comunità semitica.
Rendere gloriosa la sconfitta è lo stesso che trionfare.
Non sprecare più tempo a parlare di grandi anime e di come dovrebbero essere. Diventane una te stesso!
L'invidia viene immediatamente dopo la gloria.
La vigliaccheria chiede: è sicuro? L'opportunità chiede: è conveniente? La vana gloria chiede: è popolare? Ma la coscienza chiede: è giusto?
Non può esserci vera grandezza senza umiltà.
Un uomo solo con la gloria è già una bella stupidaggine. Una donna sola con la gloria, è ridicola.
Tosto diventa infamia la gloria dei superbi.