Ingrato. Chi riceve un beneficio da parte di un altro, o sia comunque oggetto di carità.— Ambrose Bierce
Ingrato. Chi riceve un beneficio da parte di un altro, o sia comunque oggetto di carità.
Scusarsi. Porre le premesse di future offese.
Destino: Misteriosa entità che dovrebbe controllare tutte le sorti umane e che viene invocata soprattutto da chi sbaglia per scusare il proprio insuccesso e dai tiranni per giustificare i propri crimini.
Nichilista. Un russo che nega l'esistenza di qualsiasi cosa tranne Tolstoj. Capo di questa scuola è Tolstoj.
Mendicità: La condizione di chi ha fatto affidamento sulla solidarietà degli amici.
Emancipazione. Fenomeno per cui uno schiavo sfugge alla tirannia altrui per piegarsi al dispotismo del proprio ego.
Quanto è più crudele del morso di un serpente l'ingratitudine di un figlio.
L'ingratitudine è un modo come un altro per pagare i debiti. Ed è il preferito perché costa meno.
Spesso l'ingratitudine è del tutto sproporzionata al beneficio ricevuto.
Il cuore dell'uomo ingrato somiglia alle botti delle Danaidi; per quanto bene tu vi possa versare dentro, rimane sempre vuoto.
È davvero un ingrato chi, quando perde qualcosa, non si sente debitore per averla avuta.
Quando di un uomo hai detto che è un ingrato, hai detto tutto il peggio che puoi dire di lui.
Un solo ingrato nuoce a tutti gli infelici.
L'ingratitudine è il primo dovere di un principe.
L'ingratitudine è la moneta ordinaria con la quale pagano gli uomini.
L'ingratitudine dei popoli ha questo di buono che essa muore colla generazione ingrata a cui si accompagna inesorabile onta funerale.