Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.— Albert Camus
Il mondo in sé, non è ragionevole: è tutto ciò che si può dire.
Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico.
L'avvenire è la sola trascendenza degli uomini senza Dio.
La verità germoglierà dall'apparente ingiustizia.
Per secoli si è punito l'omicidio con la pena capitale, eppure la razza di Caino non è scomparsa.
Una stampa libera può essere buona o cattiva, ma senza libertà, la stampa non potrà mai essere altro che cattiva.
Forse questo mondo è l'inferno di un altro pianeta.
Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna.
Non voglio cambiare il mondo, lascio che siano le mie canzoni ad esprimere le sensazioni e i sentimenti che provo ed ho provato.
Anche se il mondo non servisse a nient'altro, sarebbe un buon soggetto di speculazione.
Il mondo lo considero per quello che è: un palcoscenico dove ciascuno deve recitare una parte, e la mia è una parte triste.
Quest'umano mondo è il regno del caso e dell'errore, i quali senza pietà vi imperano, nelle grandi come nelle piccole cose; e accanto a quelli agitano inoltre follia e malvagità la sferza.
Il mondo è un condominio tra la malvagità e la pazzia: l'una regna e l'altra comanda.
Il mondo è una mazza, come quelle che si usano per suonare i 'gong'. La mazza è sempre la stessa, ma il suono che ne esce è diverso perché sono diversi i piatti che rimbombano. E noi siamo i piatti.
L'umanità non sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati sull'autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o i diavoli.
Il mondo è popolato per la maggior parte da gente che non dovrebbe esistere.