Da' al mondo gli inchini dovuti.— Arthur Schopenhauer
Da' al mondo gli inchini dovuti.
Quel che, quasi inevitabilmente, ci rende persone ridicole è la serietà con cui trattiamo ogni volta il presente, che reca in sé una inevitabile parvenza di importanza. Solo pochissimi grandi spiriti l'hanno superata, e da ridicole sono diventate persone ridenti.
Che dopo l'angustia si trovi subito la noia, la quale assale perfino gli animali più intelligenti, è una conseguenza del fatto che la vita non ha un vero contenuto autentico, ma viene tenuta in movimento soltanto dal bisogno e dall'illusione.
L'arte di non leggere è assai importante. Essa consiste nel non prendere in mano quello che in ogni momento occupa immediatamente la maggior parte del pubblico.
La solitudine offre all'uomo altolocato intellettualmente due vantaggi: il primo d'esser con sé, il secondo di non esser con gli altri.
Chiunque noi siamo, e qualunque cosa possediamo il dolore ch'è essenza della vita non si lascia rimuovere.
Vorrei essere nato al contrario per poter capire questo mondo storto.
Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.
Il mondo è come un contadino ubriaco. Non fai in tempo ad aiutarlo a montare in sella da una parte che subito cade dall'altra.
Questo mondo così com'è fatto non è sopportabile. Ho bisogno della luna, o della felicità o dell'immortalità, di qualcosa che sia demente forse, ma che non sia di questo mondo.
Si dice che il mondo sia fatto dal niente. Molto probabilmente è fatto dalla merda.
Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni.
Nel mondo non c'è abbastanza amore è bontà per poterne far dono anche a esseri immaginari.
Il mondo non è uno spettacolo, ma un campo di battaglia.
Il mondo è solo una mia rappresentazione.
Il mondo è una pagina divertente letta al contrario, anche se in quel modo non è poi così divertente.