Da' al mondo gli inchini dovuti.— Arthur Schopenhauer
Da' al mondo gli inchini dovuti.
La vita è una notte riempita da un lungo sogno, che spesso diventa un incubo opprimente.
Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro.
Io non ho scritto per gli imbecilli. Per questo il mio pubblico è ristretto.
La religione può venir paragonata ad uno che prende per mano un cieco e lo guida dove questi non può vedere, nel qual caso l'essenziale è che il cieco raggiunga la propria meta, e non ch'egli veda ogni cosa.
Come all'inizio della primavera tutte le fronde hanno lo stesso colore e quasi la stessa forma, così anche noi nella prima infanzia siamo tutti simili e armonizzati quindi perfettamente.
Il mondo è un condominio tra la malvagità e la pazzia: l'una regna e l'altra comanda.
Il mondo visibile continua regolarmente alla luce del sole. Il mondo sconosciuto ci spia dall'ombra.
Il mondo non è uno spettacolo, ma un campo di battaglia.
Il mondo non è meno strano fuori dei manicomi che dentro.
Il mondo è una scena che i filosofi ne fanno vedere di giorno, e si suol vederla illuminata di notte.
Il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi.
In una scheggia ci può essere il mondo, ma essa è qualcosa se non è solo una scheggia bensì il mondo.
Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso.
Se a un Dio si deve questo mondo, non vorrei essere nei suoi panni; il dolore e le ingiustizie che vi regnano, mi strazierebbero il cuore.
Abbiamo fatto del nostro meglio per peggiorare il mondo.