Nessuno è gran che da invidiare, innumerevoli sono da compiangere molto.
Un'apparizione di spiriti è innanzitutto e immediatamente null'altro se non una visione nel cervello del veggente.
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.
Colui che disputa non lotta per la verità, ma per imporre la propria tesi.
Ogni testardaggine è basata sul fatto che la volontà ha usurpato il posto della conoscenza.
Verrà il tempo in cui l'idea di un dio creatore sarà considerata, nella metafisica, come ora si considera quella degli epicicli nell'astronomia.
L'invidia non è altro che un odio per la superiorità altrui.
Non invidiare chi sembra avere tutto, non ha davvero tutto. Ha ciò che vuole e vive la vita che desidera, ma non ha ciò di cui ha veramente bisogno.
Ogni volta che penso alla crocifissione di Cristo pecco d'invidia.
Il cane chiuso nel recinto abbaia a quello che scorrazza liberamente.
Ci si può liberare dell'invidia gustando le gioie che si trovano sul proprio cammino, svolgendo il lavoro che si deve svolgere, ed evitando di fare confronti con coloro che reputiamo, forse erroneamente, molto più fortunati di noi.
Un successo letterario clamoroso riesce a spegnere l'invidia, non ad accendere la stima.
Coloro i quali hanno meno fiducia in se stessi, sono i più invidiosi.
Tre sono le cose che dovremmo sempre evitare: l'odio, l'invidia ed il disprezzo.
Che cosa è l'uomo che invidia l'altro uomo, se non una miseria che invidia un'altra miseria?
L'invidia del cretino per l'uomo brillante trova sempre qualche consolazione nell'idea che l'uomo brillante farà una brutta fine.