Il guadagno altrui viene quasi sempre percepito come una perdita propria.— Wilhelm Busch
Il guadagno altrui viene quasi sempre percepito come una perdita propria.
Non è difficile diventar padre; essere un padre, questo è difficile.
Si potrà parlare di civiltà solo quando si considererà cannibalismo non solo mangiare i nostri simili, ma carne in generale.
Tutti hanno dei pensieri sciocchi: solo il saggio li tace.
È nel carattere di pochi uomini onorare senza invidia un amico che ha fatto fortuna.
Essere felici vuol dire essere invidiati. Ora c'è sempre qualcuno che ci invidia. Si tratta di scoprirlo.
L'invidia è il sintomo della mancanza di apprezzamento del proprio valore di unicità e di autostima. Ognuno di noi ha qualcosa da dare che nessun altro ha.
Gli uomini non conoscono la propria felicità, ma quella degli altri non gli sfugge mai.
L'invidia è il più stupido dei vizi, perché non esiste un solo vantaggio che si guadagni da esso.
La morte acquieta l'invidia completamente, la vecchiaia lo fa per metà.
La persona veramente invidiosa è insaziabile, non potrà mai essere soddisfatta, poiché la sua invidia scaturisce da dentro e pertanto trova sempre un oggetto su cui focalizzarsi.
L'effetto dell'invidia non è un desiderio di possedere quella cosa, quanto piuttosto che gli altri non la possiedano.
Se c'era invidia tra noi modelle non mi riguardava. Ero l'unica coi capelli rossi: avevo un mercato mio.
L'invidia non tocca solamente i cattivi, ma anche i buoni e nelle cose buone... È una tristezza, una malinconia, è come una malattia del cuore.