L'invidia è una forma di vizio, in parte morale e in parte intellettuale, che consiste nel non vedere mai le cose in se stesse, ma soltanto in rapporto ad altre.
Di tutte le forme di prudenza, la prudenza nell'amore è forse la più fatale alla vera felicità.
È divertente udire il cristiano odierno esaltare la dolcezza e la ragionevolezza della sua religione, ignorando che questa dolcezza e questa ragionevolezza sono dovute all'insegnamento di uomini, un tempo perseguitati dai cristiani.
Tutte le scienze esatte sono dominate dall'approssimazione.
Ciò che differenzia l'uomo civile dal selvaggio è che l'uomo civile si sforza di prevedere e d'influenzare il suo futuro.
La libertà è il supremo bene del credo anarchico, e alla libertà si tende per la via diretta dell'abolizione di ogni controllo forzoso sull'individuo da parte della comunità.
Il vero amico non è colui che è solidale nella disgrazia, ma quello che sopporta il tuo successo.
L'invidia non arriva mai al ballo vestita da invidia. Arriva vestita da qualcos'altro: ascetismo, standard elevati, buonsenso.
L'unico rimedio contro l'invidia per gli uomini e le donne comuni è la felicità, e il difficile sta nel fatto che l'invidia è in sé stessa un terribile ostacolo alla felicità.
L'invidia è il sintomo della mancanza di apprezzamento del proprio valore di unicità e di autostima. Ognuno di noi ha qualcosa da dare che nessun altro ha.
Non v'è nulla di più inconciliabile e crudele dell'invidia: eppure ci sforziamo senza posa soprattutto di suscitarla!
Non si deve invidiare nessuno; i buoni non meritano invidia; per quanto riguarda i cattivi, più hanno fortuna e più si rovinano.
La nostra invidia dura sempre più a lungo della felicità di chi è invidiato.
L'emulazione è la passione delle anime nobili; l'invidia il supplizio di quelle vili.
Possiamo descrivere il nostro odio, la nostra gelosia, le nostre paure, le nostre vergogne. Ma non la nostra invidia.
Sono immune dall'invidia, libero di provare ammirazione e amicizia, che bellezza! Non c'è niente di più triste di qualcuno che soffre per il successo altrui, che è schiavo della critica e del rancore, che trasuda invidia, che si dibatte nel dispetto: un infelice.
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