Il milionario non godrebbe niente se gli mancasse l'invidia del popolo.— Alfredo Panzini
Il milionario non godrebbe niente se gli mancasse l'invidia del popolo.
Il vero sapere è essenzialmente armonia.
La violenza rimane una delle cose più positive del mondo: ma i suoi frutti non mi piacciono.
L'amore concede le sue gioie supreme soltanto a chi è pronto ai supremi cimenti.
La menzogna è nella vita. E allora perchè soffrire per combattere quello che è nella vita, che è la vita?
Come la ruggine consuma il ferro, così la invidia consuma gli invidiosi.
Anche in uno stato oppresso c'è la possibilità per un uomo saggio di manifestarsi, e in uno fiorente e felice regnano la sfrontatezza l'invidia e mille altri vizi che rendono inerti.
Come una falena rode un indumento, così fa l'invidia consuma una persona.
L'invidia è così magra e pallida perché morde e non mangia.
Un io feroce: ecco l'invidioso.
L'invidia è un sentimento che divora chi lo nutre.
Provare invidia è umano, assaporare la gioia per il danno altrui è diabolico.
L'invidia è una terribile fonte di infelicità per moltissima gente.
L'invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più ti torna a galla.
Non si deve invidiare nessuno; i buoni non meritano invidia; per quanto riguarda i cattivi, più hanno fortuna e più si rovinano.