Il milionario non godrebbe niente se gli mancasse l'invidia del popolo.— Alfredo Panzini
Il milionario non godrebbe niente se gli mancasse l'invidia del popolo.
Fino a quel giorno avevo conosciuto, anzi avevo combattuto con i tre generi, maschile, femminile e neutro; ma ignoravo che cosa fosse quell'essere delizioso e perfidamente saggio che è la femmina.
Dio, dice San Paolo, lo vediamo qui in terra per riflesso e per enigma. Dopo morte lo vedremo sul serio.
L'oro è un metallo prezioso, in quanto fa sorridere di felicità.
La fortuna fa come il baro nel giuoco: fa vincere qualche volta, per allettare gli altri.
La violenza rimane una delle cose più positive del mondo: ma i suoi frutti non mi piacciono.
L'invidia è una pandemia.
Tre sono gli istinti primordiali: l'angoscia, l'invidia e il senso di immortalità.
In una coppia di sportivi invidia e competizione ci sono. Vedere che la tua fidanzata va così bene non è facile per Luca. Io cerco di stare attenta. Non do troppo valore alle cose, volo basso, la butto sul ridere.
Un successo letterario clamoroso riesce a spegnere l'invidia, non ad accendere la stima.
L'invidia è un sentimento che divora chi lo nutre.
La persona veramente invidiosa è insaziabile, non potrà mai essere soddisfatta, poiché la sua invidia scaturisce da dentro e pertanto trova sempre un oggetto su cui focalizzarsi.
Non c'è nessuno che meriti la tua invidia.
La nostra invidia dura sempre più a lungo della felicità di chi è invidiato.
L'invidia non è altro che un odio per la superiorità altrui.
L'invidia si volge alle cose vicine, mentre quelle lontane sono guardate con animo schietto e sincero. La vita del saggio, dunque, spazia per ogni dove, è senza tempo, non è limitata, come quella degli altri mortali.