Una delle conseguenze dell'invidia eccessiva sembra essere il precoce instaurarsi del senso di colpa.— Melanie Klein
Una delle conseguenze dell'invidia eccessiva sembra essere il precoce instaurarsi del senso di colpa.
La persona veramente invidiosa è insaziabile, non potrà mai essere soddisfatta, poiché la sua invidia scaturisce da dentro e pertanto trova sempre un oggetto su cui focalizzarsi.
La radice della creatività si ritrova nel bisogno di ricostruire l'oggetto buono distrutto nella fase depressiva.
Il sentimento di gratitudine è una delle espressioni più evidenti della capacità di amare. La gratitudine è un fattore essenziale per stabilire il rapporto con l'oggetto buono e per poter apprezzare la bontà degli altri e la propria.
Una modalità di difesa frequente è quella di stimolare l'invidia negli altri con il proprio successo, con la ricchezza e la fortuna, rovesciando così la situazione di chi sperimenta l'invidia.
L'invidia è così magra e pallida perché morde e non mangia.
Pochissime persone parlano chiaramente e volentieri dell'invidia che provano: parlarne apertamente inibisce perché è come mettersi a nudo, svelare la parte più meschina e vulnerabile di sé.
Il guadagno altrui viene quasi sempre percepito come una perdita propria.
Sola la miseria è senza invidia nelle cose presenti.
L'emulazione genera positività, l'invidia negatività.
Certo che la fortuna esiste. Altrimenti come potremmo spiegare il successo di quelli che non ci piacciono?
Spesso si fa pompa delle passioni più delittuose; ma l'invidia è una passione timida e vergognosa che non si osa confessare.
Ho tanti difetti, ma l'invidia non mi appartiene. Ho sempre cercato di imparare dal successo degli altri.
Gli uomini non conoscono la propria felicità, ma quella degli altri non gli sfugge mai.
Le persone possono mostrarsi gelose, ma nascondono la loro invidia.