Ogni qual volta che un amico ha successo una piccola parte di me muore.
Se molti uomini e donne fossero forzati a fare affidamento sul fascino fisico per attrarre gli amanti, le loro vite sessuali sarebbero non solo misere ma, in un paese come l'America col culto della giovinezza, anche dolorosamente brevi.
Non basta avere successo, bisogna che i nostri conoscenti falliscano.
Un narcisista è qualcuno più bello di te.
Nel burocrate c'è qualcosa che non ama una poesia.
Non basta avere successo: bisogna anche che gli altri falliscano.
Il potere piace proprio perché suscita invidia.
Tre sono le cose che dovremmo sempre evitare: l'odio, l'invidia ed il disprezzo.
L'emulazione genera positività, l'invidia negatività.
Un successo letterario clamoroso riesce a spegnere l'invidia, non ad accendere la stima.
L'uomo invidioso pensa che se il suo vicino si rompe una gamba, egli sarà in grado di camminare meglio.
E di innumerevoli afflizioni è generoso il mondo, ma i morsi dell'invidia sono tra le ferite più sanguinose, profonde, difficili, da rimarginare e complessivamente degne di pietà.
Come una falena rode un indumento, così fa l'invidia consuma una persona.
Pochissime persone parlano chiaramente e volentieri dell'invidia che provano: parlarne apertamente inibisce perché è come mettersi a nudo, svelare la parte più meschina e vulnerabile di sé.
Ci esprimiamo ai massimi livelli se c'è da spazzare via la vergogna, l'invidia e la ripicca internazionale... ma non si può mica sempre vivere nello "Stato di massima allerta" per mantenere uno sport in salute.
L'invidia è l'arte di contare i colpi di fortuna degli altri anziché i propri.