L'invidia di ieri non è già finita: stasera vi invidio la vita.
Da bambino volevo guarire i ciliegi quando rossi di frutti li credevo feriti la salute per me li aveva lasciati coi fiori di neve che avevan perduti.
Ma una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale come una freccia dall'arco scocca vola veloce di bocca in bocca.
Capelli corti generale ci parlò all'Università dei fratelli tute blu che seppellirono le asce ma non fumammo con lui non era venuto in pace e a un dio fatti il culo non credere mai.
Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria col suo marchio speciale di speciale disperazione e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi per consegnare alla morte una goccia di splendore di umanità di verità.
I potenti rammentino che la felicità non nasce dalla ricchezza né dal potere, ma dal piacere di donare.
Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.
Il vero amico non è colui che è solidale nella disgrazia, ma quello che sopporta il tuo successo.
Quando non si hanno più capelli, si trovano ridicoli i capelli lunghi.
O invidia, radice di mali infiniti, verme roditore di tutte le virtù!
L'invidia è una forma di vizio, in parte morale e in parte intellettuale, che consiste nel non vedere mai le cose in se stesse, ma soltanto in rapporto ad altre.
Coloro i quali hanno meno fiducia in se stessi, sono i più invidiosi.
L'invidioso mi loda senza saperlo.
Essere felici vuol dire essere invidiati. Ora c'è sempre qualcuno che ci invidia. Si tratta di scoprirlo.
Non sopravvalutare quello che hai ricevuto e non invidiare il prossimo: colui che invidia il prossimo non conseguirà la pace della mente.
L'invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più ti torna a galla.