L'invidia ha gli occhi e la fortuna è cieca.
Gli uomini di fatica, di affari, di pensieri, nello stato di riposo, su una spiaggia, per esempio, sembrano di quelle belve in cattività dei giardini zoologici.
Una nave di emigranti tornava in patria. Alcuni di questi emigranti, in vista della patria, impazzirono vaneggiando di essere diventati tutti ricchi.
L'uomo è il prodotto dei suoi errori.
Volgari si nasce. La volgarità, nelle arti, la volgarità piacevole, che vi incanta, è inimitabile. È un dono di natura come il genio.
Nessuna libertà esiste quando non esiste una libertà interiore dell'individuo.
L'invidia è il segno sicuro del difetto, dunque se è rivolta ai meriti altrui è il segno del difetto di meriti propri.
Se non riesci a odiare e a invidiare gli altri, essi ti odieranno e ti invidieranno per questo.
L'invidia è il sintomo della mancanza di apprezzamento del proprio valore di unicità e di autostima. Ognuno di noi ha qualcosa da dare che nessun altro ha.
L'invidia è l'arte di contare i colpi di fortuna degli altri anziché i propri.
Quando non si hanno più capelli, si trovano ridicoli i capelli lunghi.
L'invidia di ieri non è già finita: stasera vi invidio la vita.
La spia va a caccia per conto d'altri, come il cane; l'invidioso va a caccia per conto proprio, come il gatto.
Ogni volta che penso alla crocifissione di Cristo pecco d'invidia.
Credo che l'invidia sia il mio peccato...
Non si deve invidiare nessuno; i buoni non meritano invidia; per quanto riguarda i cattivi, più hanno fortuna e più si rovinano.