L'invidia ha gli occhi e la fortuna è cieca.— Corrado Alvaro
L'invidia ha gli occhi e la fortuna è cieca.
Chi ha denaro paga, ma mai di persona.
Il meridionale ha un tale desiderio del potere, poiché non conoscendo una libera società dipende tutto dai potenti, che è entusiasta del potere qualunque esso sia.
La borghesia e la democrazia vuote di ideali non hanno altro cemento che il nazionalismo. Perciò si affida ai condottieri.
Come si appanna una donna trascurata. Appassisce come un fiore inaridito.
La lontananza è il fascino dell'amore. Amarsi vicini è difficile.
Ogni volta che penso alla crocifissione di Cristo, commetto il peccato dell'invidia.
L'invidioso non muore mai una volta sola, ma tante volte quante l'invidiato vive salutato dal plauso della gente.
Ho tanti difetti, ma l'invidia non mi appartiene. Ho sempre cercato di imparare dal successo degli altri.
Benedetto colui che ha imparato ad ammirare, ma non invidiare, a seguire ma non imitare, a lodare ma non lusingare, a condurre ma non manipolare.
L'invidia è un cieco che vuole strapparti gli occhi.
Non si deve invidiare nessuno; i buoni non meritano invidia; per quanto riguarda i cattivi, più hanno fortuna e più si rovinano.
L'esaltazione degli antichi scrittori procede non dalla reverenza per i morti, ma dallo spirito di rivalità e dalla reciproca invidia dei vivi.
L'invidia non arriva mai al ballo vestita da invidia. Arriva vestita da qualcos'altro: ascetismo, standard elevati, buonsenso.
Ci sono due Pd, quello del territorio dove con l'Idv si sta realizzando un nucleo di alternativa e quello della dirigenza politica fatto di invidia e insoddisfazione. Noi facciamo politica, non è colpa nostra se gli elettori ci premiano.
Non invidiamo quelli che stanno più in alto: quelle che sembravano vette si sono rivelate dirupi.