Dobbiamo credere nella fortuna. Altrimenti come potremmo spiegare il successo di chi non ci piace?— Jean Cocteau
Dobbiamo credere nella fortuna. Altrimenti come potremmo spiegare il successo di chi non ci piace?
Il mistero è una posizione troppo favorevole perché uno spirito beneducato vi si mantenga.
Amo i gatti perché amo la mia casa. Ed a poco a poco essi ne diventano l'anima invisibile.
Un capolavoro letterario non è altro che un vocabolario in disordine.
Il limite estremo della saggezza è ciò che la gente chiama pazzia.
Una forza che porta un nome (fosse anche il fulmine) è già una forza indebolita.
Non si deve invidiare nessuno; visto che i buoni non meritano invidia, ed in quanto ai cattivi, più essi trovano buona sorte più si rovinano.
Essere felici vuol dire essere invidiati. Ora c'è sempre qualcuno che ci invidia. Si tratta di scoprirlo.
Il successo degli invidiosi è l'insuccesso degli altri.
Non si deve invidiare nessuno; i buoni non meritano invidia; per quanto riguarda i cattivi, più hanno fortuna e più si rovinano.
L'invidia, il sentimento più fortificante e più puro.
Alla resa dei conti, non c'è vizio che nuoccia tanto alla felicità dell'uomo come l'invidia.
L'invidia è come una palla di gomma che più la spingi sotto e più ti torna a galla.
Le persone possono mostrarsi gelose, ma nascondono la loro invidia.
Il cane chiuso nel recinto abbaia a quello che scorrazza liberamente.
L'invidia somiglia molto all'amore: essere invidiato è quasi essere amato.