L'invidia, il sentimento più fortificante e più puro.— Jules Renard
L'invidia, il sentimento più fortificante e più puro.
Per un occhio che guardi un po' in fondo alle cose, la modestia non è che una forma, anche più visibile, della vanità.
Con una donna, l'amicizia non può essere che il chiaro di luna dell'amore.
Non basta essere felici! È necessario anche che gli altri non lo siano.
Lo stile deve purificarsi come l'acqua che diventa chiara, a forza di lavoro, e per così dire, a furia di consumarsi sui ciottoli.
Cerca in qualunque cosa il ridicolo, e lo troverai.
È nel carattere di pochi uomini onorare senza invidia un amico che ha fatto fortuna.
Come una falena rode un indumento, così fa l'invidia consuma una persona.
La spia va a caccia per conto d'altri, come il cane; l'invidioso va a caccia per conto proprio, come il gatto.
L'uomo invidioso pensa che se il suo vicino si rompe una gamba, egli sarà in grado di camminare meglio.
Invidia, radice d'infiniti mali e tarlo delle virtù! Tutti i vizi seco si traggono.
Gli uomini oggetto di invidia sono destinati a scomparire: alcuni verranno eliminati, altri cadranno. La prosperità è inquieta: si tormenta da sé.
L'invidia è così magra e pallida perché morde e non mangia.
Non si deve invidiare nessuno; i buoni non meritano invidia; per quanto riguarda i cattivi, più hanno fortuna e più si rovinano.
Possiamo descrivere il nostro odio, la nostra gelosia, le nostre paure, le nostre vergogne. Ma non la nostra invidia.