Cinquanta, cent'anni di vita contro l'eternità. Non è giusto.— Roberto Gervaso
Cinquanta, cent'anni di vita contro l'eternità. Non è giusto.
La maggior parte della gente non sa quel che vuole, né si cura di saperlo.
La sfortuna è il grande alibi dei falliti.
Ci sono donne che ci amano per quello che siamo; altre, per quello che non sono i loro mariti.
Buon politico è chi sa mentire; grande politico chi finisce col credere alle proprie menzogne.
C'è più scaltrezza nell'ingenuità di una donna che sagacia nell'intelligenza di un uomo.
Se potessi rivederti fra un anno, farei tanti gomitoli dei mesi. Se l'attesa fosse soltanto di secoli li conterei sulla mano. E se sapessi che finita questa vita la mia e la tua proseguiranno insieme, getterei la mia come inutile scorza e sceglierei con te l'eternità.
L'Eternità è una perdita di tempo.
Noi vivremo in eterno in quella parte di noi che abbiamo donato agli altri.
Chi regala le ore agli altri vive in eterno.
Che routine l'eternità!
La vita eterna è un nonsenso, l'eternità non è vita, la morte è la quiete a cui aspiriamo, vita e morte sono legate, chi reclama altro pretende l'impossibile e otterrà in ricompensa solo fumo.
La felicità non è meno vera solo perché finisce, e nemmeno il pensiero e l'amore perdono valore perché non sono eterni.
Cosa sono i millenni? Una manciata di tempo. Polvere in confronto a un unico sguardo dell'eternità.
Bisogna che abbiamo un'idea molto primitiva dell'eternità se facciamo tanto caso del morire a trenta o a cent'anni.
La vita eterna è quella di cui siamo partecipi quaggiù, mai altrove, l'altrove non è più quando noi non siamo.