Bisogna liberare l'uomo dall'uomo.— Natalie Clifford Barney
Bisogna liberare l'uomo dall'uomo.
La guerra, questa giustificazione della stupidità umana.
L'eternità, questa perdita di tempo.
I sadici, per lo meno, non sono indifferenti alle sofferenze che provocano.
La meta, non è che un pretesto.
Gli uomini sono per la maggior parte troppo indaffarati con se stessi per essere cattivi.
L'uomo è costretto a fare; la donna può accontentarsi di essere.
Gli uomini preveggono più lontano nelle cose d'opinione che nelle cose reali e di fisici bisogni.
In un uomo, osserva la maniera di agire, esamina le sue motivazioni, guarda dove trova appagamento. Non è questo un mezzo sicuro di conoscerlo?
L'uomo è per natura credulo, incredulo, pauroso, temerario.
La storia degli uomini è un attimo tra due passi di un viandante.
Gli uomini sono rari.
L'uomo è un animale che finge, e non è mai tanto sé stesso come quando recita.
Si è tentati di definire l'uomo un animale razionale che perde le staffe ogniqualvolta sia chiamato ad agire secondo i dettami della ragione.
L'uomo è più complicato della mosca, che divora gli escrementi purché ne trovi. L'uomo coprofago li cerca nel corpo e li vuole ricevere dal corpo, come parte vivente di quel corpo, desiderato brancicando nella sua intimità alchemica più oscura.