All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita.— George Orwell
All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita.
Parte del motivo della bruttezza degli adulti, agli occhi di un bambino, è che il bambino di solito guarda in su, e poche facce appaiono al meglio se viste dal basso in alto.
Forse non c'è tanto bisogno e quindi desiderio di essere amati quanto di essere capiti.
Mettete un pacifista a lavorare in una fabbrica di bombe e in due mesi egli avrà ideato un nuovo tipo di bomba.
Sapere dove andare e sapere come andarci sono due processi mentali diversi, che molto raramente si combinano nella stessa persona.
La povertà è una forma di halitosi sprirituale.
Non è vero che gli uomini buoni, quando diventano cattivi, siano cattivissimi. Sono pessimi attori che recitano una parte senza conoscerla.
È raro che gli uomini che nutrino il massimo rispetto per le donne, godano di popolarità fra loro.
Tutto è o può esser contento di se stesso, eccetto l'uomo.
Se di alcuno si intende o legge che senza alcuno suo comodo o interesse ami più il male che il bene, si debba chiamare bestia e non uomo; poi che manca di quello appetito che naturalmente è comune a tutti gli uomini.
Di uomini molto cattivi non si può neppure immaginare che muoiano.
L'uomo ha perso le proprie caratteristiche di linearità, di dirittura, di franchezza, di lealtà e quindi di virilità. E diventato ambiguo come una donna.
L'uomo è nato per l'azione, come il fuoco tende verso l'alto e la pietra verso il basso. Non essere occupato e non esistere è per l'uomo la stessa cosa.
Gli uomini non hanno che due freni, il pudore e la forca.
L'uomo è un animale che finge, e non è mai tanto sé stesso come quando recita.
Uomo. Un animale talmente preso dalla rapita contemplazione di ciò che pensa da perdere di vista quello che dovrebbe essere realmente.