All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita.— George Orwell
All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita.
È quasi impossibile pensare senza parlare.
Chiunque comprenda il ruolo centrale che la letteratura svolge nello sviluppo della storia umana, deve anche comprendere che la resistenza al totalitarismo, sia esso imposto dall'esterno o dall'interno, è questione di vita o di morte.
Nel complesso gli esseri umani vogliono essere buoni, ma non troppo buoni e non per tutto il tempo.
Fede e non fede sono suppergiù la stessa cosa purché facciamo ciò ch'è consueto, utile e accettabile.
Un uomo può iniziare a bere perché si sente un fallito, e diventarlo ancor più completamente perché beve.
L'uomo crede di possedere la donna quando la possiede sessualmente, ma mai la possiede meno di allora.
Non sono gli uomini con i quali mi vedete quelli che contano, ma gli uomini con i quali non mi vedete.
Non c'è modo che gli uomini esistano senza che le donne lavorino a mezza giornata?
L'uomo è una creazione del desiderio, non del bisogno.
L'uomo ha bisogno di quello che ha in sé di peggiore per raggiungere ciò che di migliore esiste in lui.
Gli uomini sono pigri più ancora che pavidi e più di tutto temono proprio i fastidi che una onestà e nudità incondizionata imporrebbe loro.
Ciò che non rende l'uomo peggiore di quanto sia, non peggiora neppure la sua vita, né gli reca danno esteriore o interiore.
Tutti gli uomini sono fratelli e perciò sanno troppe cose l'uno sul conto dell'altro.
Uomini originali men rari che non si crede.