Ogni battaglia contro pregiudizi universalmente condivisi è una battaglia persa.
I moderati del Nord hanno bisogno dei camorristi del Sud per opprimere i partiti democratici del Nord; i camorristi del Sud hanno bisogno dei partiti moderati del Nord per opprimere le plebi del Sud.
Si è sempre i meridionali di qualcuno. Ed è un guaio, perché vuol dire che chi stila graduatorie finisce in quelle di altri.
L'intelligenza si interroga sulle cause, studia gli effetti, si propone dei fini fra quelli possibili a partire da tali premesse; la stupidità si occupa dei mezzi per raggiungerli.
Il potere di una organizzazione sociale umana è tanto più forte, quanto maggiore è la quantità di intelligenza che riesce a distruggere.
La rassegnazione della vigilia ha sempre preparato quella dell'indomani.
Curioso come a questo mondo vi sia poca gente che si rassegni a perdite piccole; sono le grandi che inducono immediatamente alla rassegnazione.
La seconda età ci toglie l'entusiasmo della prima e non ci dà la rassegnazione della terza.
Chi getta la spugna non vince mai, e un vincente non getta mai la spugna.
Sembra che mai nulla si decida ad andare per il verso giusto finché siamo anche soltanto un poco rassegnati.
La filosofia nasce come istanza critica, non accettazione dell'ovvio, non rassegnazione a quello che oggi va di moda chiamare sano realismo.
L'aspetto più grave dello spirito di tristezza è che esso porta al peccato contro la speranza.
La morte inizia quando qualcuno accetta di essere morto.
Siamo tutti rassegnati alla morte; è alla vita che non arriviamo a rassegnarci.
Se ti abbatterai, se lascerai che sia la disperazione a vincere, allora sì sarai un mezzo uomo, buono solo a piangersi addosso.