Quando un politico comincia a mentire vuol dire che sa ciò che vuole.— Roberto Gervaso
Quando un politico comincia a mentire vuol dire che sa ciò che vuole.
Le virtù ci rendono migliori; i vizi, soddisfatti.
La vendetta - si dice - è un piatto da servire freddo. Purché poi si abbia ancora appetito.
L'aforisma è un lapillo dell'intelligenza.
I teologi, non potendo spiegare Dio con la ragione, lo rendono incomprensibile con i dogmi.
Per amarsi a lungo bisogna conoscersi poco.
A fare sana e giusta politica non basta conoscere gli uomini; bisogna ancora amarli.
Chiedete a qualcuno come voterà, e probabilmente ve lo dirà. Però provate a chiedergli perché, e otterrete solo vaghezza.
Ho sempre pensato che un politico debba essere giudicato dall'animosità che provoca tra i suoi oppositori.
Quando una cosa sfida la legge fisica, di solito c'è coinvolta la politica.
In politica non importa ciò che è reale. Importa ciò che agli sprovveduti appare reale. E ciò che appare reale lo fanno i media e gli sprovveduti ci credono.
C'è un rapporto di fiducia reciproca, sia pure nell'assoluta diversità di carattere, posizione e ruoli. In realtà, non si sono mai dati fregature.
Buon politico è chi sa mentire; grande politico chi finisce col credere alle proprie menzogne.
Il rinnovamento avverrà quando qualcuno avrà finalmente il coraggio di dire che in politica non tutto è possibile.
La forza di un partito politico non consiste nella grande e autonoma intellettualità dei singoli membri, ma in una disciplinata obbedienza prestata dai membri alla direzione intellettuale.
Io non so se i politici fanno così perché non vogliono cambiare, o non possono cambiare, o non sanno cambiare. Ma mi paiono tre motivi sufficienti per mandarli tutti a casa.