La politica pratica consiste nell'ignorare i fatti.— Henry Brooks Adams
La politica pratica consiste nell'ignorare i fatti.
Un amico in un'intera vita è molto; due sono tanti; tre sono quasi impossibili. L'amicizia ha bisogno di un certo parallelismo delle vite, di una comunanza di pensiero, di una rivalità d'intenti.
Filosofia: una risposta impossibile ad un problema senza risposta.
La conoscenza della natura umana è l'inizio e la fine dell'educazione politica.
Il Caos è la legge della natura e l'Ordine è il sogno dell'uomo.
Fare del male affinché ne possa venire del bene è per gli inetti nella politica così come nella morale.
Vi sarà una trasformazione qualitativa, un nuovo vivere, una rivelazione creatrice di vita, un nuovo cielo e una nuova terra, un mondo giovane e possente in cui le nostre presenti dissonanze si risolveranno in un tutto armonioso.
La finanza è un'arma; la politica è sapere quando tirare il grilletto.
Quel che più spaventa nei partiti non è quello che dicono, è quello che trascurano o si rifiutano di dire.
Ogni partito cerca di presentare come non importante ciò che di importante è cresciuto fuori di sé; ma se non gli riesce, lo avversa con tanta più asprezza, quanto più è eccellente.
Un cattivo politico nominerà un pessimo dirigente della pubblica amministrazione, che a sua volta si contornerà di pessimi collaboratori e questo è un terribile effetto a cascata.
Ci sono due metodi, o mezzi, tramite i quali i bisogni e desideri dell'uomo possono essere soddisfatti. Uno è la produzione e lo scambio dei beni; questo è il mezzo economico. L'altro è l'appropriazione non ricompensata di beni prodotti da altri; questo è il mezzo politico.
La prima regola in politica è di non credere mai ad una notizia prima che non sia stata ufficialmente smentita.
Si possono influenzare subdolamente le masse con il semplicissimo accorgimento di far parlare per prima la parte politica che si vuole danneggiare, e di mandare in onda subito dopo la risposta della parte politica di cui si tutelano gli interessi.
Gelli è stato sostenitore della candidatura di Pertini. Nelle ultime votazioni per l'elezione del presidente della Repubblica arrivò ai massoni, deputati e senatori, una circolare di Gelli perché votassero Pertini, il quale era circondato di massoni.