La politica è l'arte del possibile.— Otto von Bismarck
La politica è l'arte del possibile.
Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.
La stampa non è l'opinione pubblica.
Giornalista è un tale che ha mancato il proprio mestiere.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
L'amore è cieco. L'amicizia chiude gli occhi.
Una piccola insurrezione, di tanto in tanto, è una cosa buona e così necessaria nel mondo politico come i temporali in quello fisico. Previene la degenerazione del governo e alimenta una generale attenzione per la cosa pubblica.
Un culto è una religione senza potere politico.
In generale, la democrazia dà poco ai governanti e molto ai governati. Il contrario avviene nelle aristocrazie, in cui il denaro dello stato va soprattutto a profitto della classe dirigente.
La Medicina è una scienza sociale e la Politica altro non è che la Medicina su larga scala.
In politica non importa ciò che è reale. Importa ciò che agli sprovveduti appare reale. E ciò che appare reale lo fanno i media e gli sprovveduti ci credono.
L'intelligenza non ha nulla a che vedere con la politica.
L'Italia futura rinascerà fondandosi sui pilastri del governo comunale, il più vicino ai cittadini, e non inventando decine di nuovi Stati.
Tutte le madri vorrebbero che loro figlio diventasse Presidente, senza però fare prima il politico.
I patrioti di Napoli erano grandi idealisti e cattivi politici. Tennero in piedi la loro barcollante repubblica tra illusioni smisurate e piccoli effetti, propositi arditi e mezzi deficienti: una vita che oscillò tra commedia e tragedia, finché quest'ultima, alla fine, prevalse.
Il rinnovamento avverrà quando qualcuno avrà finalmente il coraggio di dire che in politica non tutto è possibile.