La politica è l'arte del possibile.
Con un gentiluomo sono sempre più di un gentiluomo; con un mascalzone, cerco di essere più di un mascalzone.
Giornalista è un tale che ha mancato il proprio mestiere.
La politica è l'arte del possibile, la scienza del relativo.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
La stampa non è l'opinione pubblica.
L'idealismo è il despota del pensiero, come la politica lo è del diritto.
La più grande virtù politica è non perdere il senso dell'insieme.
Antipolitica è dire «ce lo chiede l'Europa», ma se poi l'Europa ci chiede la legge anticorruzione, allora l'Europa si faccia i cazzi suoi.
La vendetta è come la politica: si accanisce fino a quando il brutto diventa peggio e il peggio diventa ancora peggio.
Tutte le volte che osservo forme di tradimento 'trionfale' ho un senso profondo di frustrazione e di inganno. E questo anche in campo politico o nella vita civile e culturale. Quando vedo non tanto il peccato (siamo tutti peccatori), ma il trionfo del peccato, provo un grande fastidio.
Il fine politico in quanto motivo determinante della guerra, sarà la misura, tanto per la meta da raggiungere mediante l'attività bellica, quanto per gli sforzi necessari.
L'organizzazione politica, non avendo niente da temere da sessuali frustrati, ha tutto da guadagnare usandoli.
Un gran rumore da una parte e mancanza di responsabilità dall'altra.
Oggi i temi della politica sembrano il più delle volte così... insomma, pettegolezzi da parrocchia.
In Alaska il sesso è un affare politico da fare con i vestiti addosso.