Ci vuole strafottenza quando si sente sparlare.— Erri De Luca
Ci vuole strafottenza quando si sente sparlare.
Il sole è buono per chi lo piglia da fermo, sdraiato. Per chi lo porta sulla schiena da prima luce fino a sera, il sole è un sacco di carbone.
Ho scritto i libri che non ha scritto, ho scalato le montagne che avrebbe voluto. Sono suo figlio perché ho ereditato i suoi desideri. Non si eredita il granaio, la casa, ma la penuria, il compito lasciato, la provvista mancata.
Non c'è ritorno, pensavo, questo viaggio manca di simmetria, è solo andata.
Nelle imprese la grandezza sta nell'avere in mente tutt'altro.
L'infanzia smette ufficialmente quando si aggiunge il primo zero agli anni. Smette ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato dalle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori.
L'arroganza, la presunzione, il protagonismo, l'invidia: questi sono i difetti da cui occorre guardarsi.
Profumo, pellicce, biancheria fine, gioielli: lussuosa arroganza di un mondo dove non c'è posto per la morte; ma essa restava in agguato dietro quella facciata, nel segreto grigiastro delle cliniche, degli ospedali, delle camere chiuse.
Dio, la mia infallibilità comincia a pesarmi, richiamami!
Il solo idiota più grande della persona che sa tutto, è quello che discute con lui.
La natura è tutta arrogante, è roba diretta del Signore, e giustamente un pò di strafottenza ce l'ha.
I difetti dei grandi autori non sono in genere che la loro grandezza portata all'eccesso.
Ora sente il suo titolo pendergli addosso come la veste d'un gigante sul nano che l'ha rubata.
La vita di famiglia perde ogni libertà e bellezza quando si fonda sul principio dell'io ti dò e tu mi dai.
E mi sono ritrovato davanti un cazzo di ranocchio ciccione che risponde agli ordini di uno che di moscio non ha solo la erre...
Quanto siamo arroganti, no? Abbiamo così paura di invecchiare che facciamo di tutto per evitarlo. Non ci rendiamo conto di che privilegio sia diventare vecchi con qualcuno. Qualcuno che... che non ti spinga a commettere un omicidio.