Sarebbe difficile menzionare un segnale di scarsa autostima più certo del bisogno di percepire come inferiore un altro gruppo.
Per quanto possa sembrare paradossale, quello che a molti di noi manca è il coraggio di tollerare la felicità senza autosabotarsi.
L'autostima è una necessità umana fondamentale. Il suo impatto non richiede né la nostra comprensione, né il nostro consenso. Si fa strada dentro di noi anche senza che lo avvertiamo.
L'essenza dell'autostima è fidarsi della propria mente e sapere di meritare la felicità.
Paura e dolore devono essere visti come un invito non a chiudere gli occhi, ma ad aprirli ancora di più.
Arroganza è il credere che tu stia così in alto da non aver bisogno di un orecchio incollato al terreno.
Ora sente il suo titolo pendergli addosso come la veste d'un gigante sul nano che l'ha rubata.
Profumo, pellicce, biancheria fine, gioielli: lussuosa arroganza di un mondo dove non c'è posto per la morte; ma essa restava in agguato dietro quella facciata, nel segreto grigiastro delle cliniche, degli ospedali, delle camere chiuse.
Occorre spegnere la tracotanza ancor più che un incendio.
Molto presto nella vita, dovetti scegliere tra l'onesta arroganza e l'ipocrita umiltà. Io scelsi l'onesta arroganza e non ho mai avuto il motivo di cambiare.
Il successo produce nelle persone una smisurata fiducia nei propri mezzi, e inevitabilmente le spinge a commettere errori, fino al disastro.
Gesù, umile e mite di cuore, non si è mai imposto a nessuno, mentre noi abbiamo la pretesa di appenderlo sul muro delle classi e degli edifici pubblici.
Tutte le più importanti rivoluzioni scientifiche includono, come loro caratteristica comune, la detronizzazione dell'arroganza umana da un piedistallo dietro l'altro delle precedenti convinzioni circa la nostra centralità nel cosmo.
Gli indigeni che battono i tamburi per scacciare gli spiriti del male sono derisi dagli automobilisti che suonano il clacson agli ingorghi.
Dai primi anni '90 in poi, il cinema americano e la tv hanno un punto in comune, la glorificazione degli Stati Uniti e la presentazione del punto di vista americano come l'unico giusto e l'unico possibile.
Siamo tutti legati da una catena infinita di insicurezze, una collana di esseri umani che si giudicano "non all'altezza" fino a che qualcuno spezza l'incantesimo dichiarandoci stima e amore eterno.
E' la mente che fa sani o malati, che rende tristi o felici, ricchi o poveri.
Accettati come sei in questo momento; una persona imperfetta, mutevole, in crescita e rispettabile.
L'autostima è qualcosa difficile da descrivere, da identificare, da analizzare: perché è "mobile", è funzione del passato, delle esperienze già fatte, ma anche di quelle che stiamo vivendo.
L'autostima altalenante è avere la consapevolezza dell'immensa inferiorità di chiunque altro e al tempo stesso la consapevolezza dell'immensa inferiorità di se stessi rispetto a chiunque altro.
Confrontati con le parti oscure di te stesse, e di lavora per addomesticarle con l'illuminazione e il perdono. La tua disponibilità a lottare con i tuoi demoni spingerà i tuoi angeli a cantare.
Le tre parole più importanti che puoi dire a te stesso: "Si, io posso!".
Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.
Un grande errore: credersi più di quel che si è e stimarsi da meno di quel che si vale.
L'uomo che non apprezza se stesso, non può valutare niente e nessuno.
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