La scienza del cuore non è ancora nata, ciascuno la inventa come vuole.
Se procedi t'imbatti tu forse nel fantasma che ti salva: si compongono qui le storie, gli atti scancellati pel giuoco del futuro.
Le innaturali concentrazioni metropolitane non colmano alcun vuoto, anzi lo accentuano. L'uomo che vive in gabbie di cemento, in affollatissime arnie, in asfittiche caserme è un uomo condannato alla solitudine.
L'uomo, l'uomo-artista crede più o meno in buona fede di aspirare alla libertà, ma nel suo profondo la considera come un'ipotesi disastrosa e, per fortuna, inattuabile.
Non riesco a trovare alcun nesso tra una pedata al pallone, o agli stinchi di qualcuno, e il così detto orgoglio nazionale. Piedi e patria per me non sono omogenei: non si fondono.
L'uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi.
Il cuore ha la forma di un'urna. È un vaso sacro tutto colmo di segreti.
Il cuore ormai fa subito pensare a qualcosa di ingenuo, dozzinale. Nella mia giovinezza era ancora possibile nominarlo senza imbarazzo, adesso invece è un termine che non usa più nessuno.
Non ci fu dato un cuore per vedere impassibilmente piangere il prossimo.
Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo.
Non c'è fuoco né gelo tale da sfidare ciò che un uomo può accumulare nel proprio cuore.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Non c'è salvezza per i cuori teneri.
Una ragazza è sempre un mistero: non c'è che affidarsi al suo viso e all'ispirazione del proprio cuore.
Un cuore è una ricchezza che non si vende e non si compra: si dona.
Credevo di non aver cuore. Trovo che ne ho uno e che non mi si confà. Non so come, ma esso non è in armonia col costume moderno. L'aver cuore ci fa più vecchi e nei momenti critici compromette il nostro avvenire.