L'amore è la cosa più bella della vita. Come la figa.
— Fabio Fazio
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La nostra interpretazione
L’idea espressa oppone la dimensione ideale dell’affetto a una dimensione marcatamente fisica e carnale. Da un lato, emerge l’affermazione che il sentimento amoroso rappresenta uno dei vertici dell’esperienza umana: qualcosa che nobilita la vita, la colora di senso e profondità, la rende degna di essere vissuta. Dall’altro lato, questo slancio viene immediatamente affiancato da un richiamo diretto al desiderio sessuale, espresso con un termine volutamente crudo e popolare. Il contrasto tra il tono inizialmente elevato e la brusca caduta nel linguaggio esplicito produce un effetto di rottura, ironico e provocatorio. Il risultato è una sorta di ridimensionamento del romanticismo astratto a favore di una visione più concreta e terrena, in cui l’attrazione fisica occupa un posto centrale. La frase invita a riconoscere che, dietro le idealizzazioni, l’esperienza amorosa è profondamente intrecciata con il corpo, i suoi istinti e le sue pulsioni, e che spesso è proprio questa componente a renderla così potente, spiazzante e, in un certo senso, “più bella” perché immediata e incontrollabile.