Il viaggio comincia laddove il ritmo del cuore s'espone al vento della paura.— Fabrizio Resca
Il viaggio comincia laddove il ritmo del cuore s'espone al vento della paura.
I viaggiatori possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero.
E' meraviglioso che una generazione che si difende dal caldo con un condizionatore e dal freddo con il riscaldamento centralizzato, che viene alloggiata in alberghi immacolati, possa sentire il desiderio spirituale o fisico del viaggio.
Il vero viaggiatore è colui che va a piedi, e anche in quel caso, sta seduto per molto tempo.
La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte.
Anche quando pare di poche spanne, un viaggio può restare senza ritorno.
Senza uscire dalla porta conoscere il mondo. Senza spiare dalla finestra vedere la via del cielo. Più lontano si va, meno si sa. Perciò il saggio non viaggia, eppure sa; non guarda, eppure comprende; non fa, eppure compie.
Il viaggiare, nei più giovani, fa parte dell'educazione; negli adulti, fa parte dell'esperienza.
L'amore fa belli gli uomini sagge le donne l'amore fa cantare le allodole dolce la pioggia d'autunno e vi dico che fa viaggiare, si' illumina le strade fa grandi le occasioni di credere e di imparare. Cose che fanno ridere l'amore fa cose che fanno piangere.
La carta geografica, insomma, anche se statica, presuppone un'idea narrativa, è concepita in funzione d'un itinerario, è un'Odissea.
Viaggiare mi ha dato la possibilità di recarmi in luoghi che già esistevano nella mia immaginazione.