Se volete riuscire con le donne, non le fate ridere.— Federico De Roberto
Se volete riuscire con le donne, non le fate ridere.
La lode solletica e la trascuraggine umilia. È questo un sintomo patologico, o non piuttosto il giuoco naturale delle passioni, la legge eterna dell'umana natura?
Non sapete di quale amore io amo? Io amo come il mare ama la riva: dolcemente e furiosamente!
Esser sicuri di sè stessi è senza fine preferibile ad esser timidi; ma la sicurezza vera e degna dell'uomo non è quella che dipende dalla cecità mentale o morale, o della presunzione; sibbene quella che proviene dalla timidezza superata e vinta.
La saggezza del disgraziato nasconde ancora il desiderio di esser felice; la vera saggezza è quella dell'uomo felice.
La pietà è deprimente, perché ciascun individuo pietoso, oltre ai mali propri, deve sopportare gli altrui. Di più: essa è pericolosa, perché tende a far sussistere e perpetuare i deboli, gl'infermi, tutti quegl'individui che, nell'interesse della razza, dovrebbero sparire.
Il riso è sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa. Mio padre, prima dell'arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male; perché, spiegava, quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso.
L'uomo si vendica col riso di coloro dei quali non può fare a meno nei giorni del tremore, del dolore e del terrore.
Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo.
Ridere significa aver paura. L'uomo è «l'animale che ride» perché lui solo sa di dover morire.
Il riso fa buon sangue, ed è il profumo della vita in un popolo civile.
Il riso castiga certi difetti pressappoco come la malattia castiga certi eccessi.
Si conosce un uomo dal modo in cui ride.
Per il fatto che l'uomo è un animale capace di ridere, non si deve ridere sempre, proprio come il cavallo, che pur può nitrire, non nitrisce sempre.
Non so dirti una parola, non ho niente di speciale, ma se ridi poi vuol dire che una cosa la so fare.