Se volete riuscire con le donne, non le fate ridere.— Federico De Roberto
Se volete riuscire con le donne, non le fate ridere.
La lode solletica e la trascuraggine umilia. È questo un sintomo patologico, o non piuttosto il giuoco naturale delle passioni, la legge eterna dell'umana natura?
Nella ragione non c'è amore, mentre ce n'è molto nella saggezza.
Se la morte è il fine necessario della vita, tutta la saggezza consiste nell'affrettarne il conseguimento.
Ella aveva avuto ragione accusandomi di non esser geloso; la gelosia è una prova d'amore. Io ero stato geloso in silenzio, dentro di me, per timore di increscerle; avevo sbagliato. Le donne, alle volte, vogliono essere dominate.
La nobiltà e la ricchezza che uno acquista con l'opera propria nessuno le odia, perché tutti le sperano...
Dobbiamo ridere prima di essere felici, per tema di morire senza avere riso.
Risero alcuni di quel mutamento, ma egli li lasciava ridere e non vi badava; perché sapeva bene che molte cose buone, su questo mondo, cominciano sempre col muovere il riso in certa gente.
Si conosce un uomo dal modo in cui ride.
Niente mi fa più ridere di chi vuol farmi ridere a qualunque costo.
Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo.
Ridere significa aver paura. L'uomo è «l'animale che ride» perché lui solo sa di dover morire.
A volte penso che: nel momento in cui uno ride, quello sia veramente un momento in cui si aprono le porte della percezione e l'Eternità entra in noi.
Per il fatto che l'uomo è un animale capace di ridere, non si deve ridere sempre, proprio come il cavallo, che pur può nitrire, non nitrisce sempre.
Oggi mi esercito a ridere per una buona ora, per meritarmi la fama di scrittore gaio che hanno voluto darmi.