Sorride da lontano. Denti di spuma, Labbra di cielo.— Federico García Lorca
Sorride da lontano. Denti di spuma, Labbra di cielo.
Dalla grotta escono lunghi singhiozzi. (Il viola sul rosso). Il gitano rievoca paesi remoti. (Torri alte e uomini misteriosi). Nella voce rotta vanno i suoi occhi. (Il nero sul rosso). E la grotta imbiancata trema nell'oro. (Il bianco sul rosso).
Il denaro abbellisce.
Guardo le stelle sul mare. Oh, le stelle sono d'acqua, gocce d'acqua. Guardo le stelle sul mio cuore. Le stelle sono di aroma! grani d'aroma. Guardo la terra piena d'ombra.
La poesia non cerca seguaci, cerca amanti.
Controluce a tramonti di pesca e zucchero. E il sole dentro la sera come il nocciolo nel frutto. Agosto. I bambini mangiano pane nero e luna piena.
Il mare non è una pianura nella burrasca, ma una salita piena di fossi.
Si ottiene dal mare quello che ci offre, non quello che vogliamo. Le nostre reti, coffe, nasse, sono una domanda. La risposta non dipende da noi, dai pescatori.
Tutta l'acqua del mare non basterebbe a lavare una macchia di sangue intellettuale.
Una buona cura per il mal di mare è stare seduti sotto un albero.
Domani torneremo a navigare l'immenso mare.
Un sorso di mare in una coppa perde il suo lume non altrimenti che una seta.
Chi sono io?... Chi sono!... Tutto tace.... Il mare ha coscienza di questa sua poesia? e il cielo?...
Cielo e mare sono come due specchi che di giorno si riflettono e di notte si ascoltano.
Soltanto la musica è all'altezza del mare.
Ho conosciuto il mare meditando su una goccia di rugiada.