Talvolta sento la mia anima piena di occhi chiusi.— Federigo Tozzi
Talvolta sento la mia anima piena di occhi chiusi.
Talvolta, vogliamo essere indifferenti al bene che riceviamo d'alcuno. Anzi, accettiamo i suoi doni con una ironia crescente, che dissimuliamo molto bene. L'assiduità del donatore ci attedia, e non gli perdoniamo quando egli si dimentica di noi.
Vi sono cose in noi che divengono sempre maggiori e più insistenti, e finiscono con l'avere tutta la nostra attenzione attiva. Molte volte la vita è come un velo immenso che copra a metà la nostra anima. Che cosa avviene sopra quel velo?
Le più grandi leggi sono indefinibili; si intravedono soltanto come orizzonti di quiete, come una promessa lontana di felicità.
Molte volte la vita è simile a una grande violenza. Tutte le ombre, anche le più lontane, stanno sopra a noi; e la nostra anima diviene silenziosa per le orme del meriggio che cominciano a scintillare. E tutte le cose vengono incontro a noi, come una marea.
Talvolta le cose morte agiscono sopra la nostra volontà; e noi collochiamo la vita in una strada che è fuori delle nostre forze.
Tenere le mani in tasca è la tattica preferita degli uomini che non desiderano partecipare a una conversazione.
L'opposto dell'amore non è l'odio; è l'apatia.
È facile essere ragionevoli se non si ama nessuno, neppure se stessi.
Ci sono epoche e luoghi in cui essere nessuno è più onorevole che essere qualcuno.
È più difficile apparire indifferente quando non lo si è, che appassionato essendo indifferente.
Non me ne importa niente di essere un idolo della folla.
La virtù che si ignora è due volte virtù.
L'abitudine genera rassegnazione. La rassegnazione genera apatia. L'apatia genera inerzia. L'inerzia genera indifferenza.
Uno che muore non è una notizia, ma se si abbassano di dieci punti le borse è una tragedia! Così le persone vengono scartate, come se fossero rifiuti.
Nell'indifferenza etica crescono i pregiudizi, nell'ignoranza si cementano gli odi e i sospetti; nella perdita dei valori della cittadinanza, scritti mirabilmente nella nostra Costituzione, fermentano i germi di nuove violenze.