Il sogno è la cocaina peggiore, perché è la più naturale di tutte.— Fernando Pessoa
Il sogno è la cocaina peggiore, perché è la più naturale di tutte.
La letteratura, come tutta l'arte, è la confessione che la vita non basta.
L'anima umana è un abisso scuro e vischioso, un pozzo che non si usa nel mondo superficiale. Nessuno amerebbe se stesso se si conoscesse, e così, se non ci fosse la vanità, che è il sangue della vita spirituale, moriremmo di anemia nell'anima.
Ho sempre rifiutato di essere compreso. Essere compreso significa prostituirsi. Preferisco essere preso seriamente per quello che non sono, ignorato umanamente con decenza e naturalezza.
Solo nell'illusione della libertà la libertà esiste.
Ripassa domani, realtà! Basta per oggi, signori!
State molto attenti con i vostri sogni, perché corrono il rischio di avverarsi.
Siamo tutti dei falliti rispetto ai nostri sogni.
I sogni cedono il posto alle impressioni di un nuovo giorno come lo splendore delle stelle cede alla luce del sole.
Per quanto un sogno sia bello prima o poi ci si sveglia.
Solo quando i sogni vanno persi come lacrime nella pioggia è arrivato il momento di morire.
Ciò che c'è di più banale nei sogni, è che tutti li hanno.
Il sogno è l'eco della nostra vita, ripercosso tra le vane ombre del nulla.
Questa intera creazione è essenzialmente soggettiva, e il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l'attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l'autore, il pubblico e il critico.
Tutti i sogni sono sogni di comodità, ubbidiscono all'intento di continuare il sonno, anziché a quello di svegliarsi. Il sogno è il custode, non il perturbatore, del sonno.
Il sogno è un rebus.