Noi.Noi amanti perduti nella tempesta.Noi amanti battuti dal vento.Noi amanti frustati dall'uragano.Amore, ma vaffanculo te e il picnic.
— Flavio Oreglio
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La nostra interpretazione
Due persone immerse in una relazione intensa si percepiscono come travolte da una forza più grande di loro. L’immagine della tempesta, del vento e dell’uragano rappresenta le difficoltà, i conflitti, le ferite emotive che si sono accumulate nel tempo. Non si tratta di un amore sereno, ma di un coinvolgimento turbolento, stancante, in cui l’idealizzazione romantica viene messa duramente alla prova dalla realtà. L’uso di metafore violente suggerisce che entrambi hanno subito colpi, incomprensioni, delusioni, fino a sentirsi consumati.
Il brusco rifiuto finale, espresso con rabbia e ironia, è uno scatto di orgoglio contro tutto ciò che è stato promesso dall’immaginario romantico: dolcezza, armonia, momenti perfetti. Il “picnic” diventa il simbolo di un idillio sognato e mai realizzato, di quelle aspettative di felicità che non si sono avverate. L’amore non è più rifugio, ma luogo di sfinimento. Rimane il senso di aver creduto in qualcosa che, alla prova dei fatti, ha fatto più male che bene. In questa tensione tra passione e disincanto prende forma un sentimento ambivalente: attaccamento profondo, ma anche desiderio di liberarsi da un legame che ha perso la sua promessa di felicità.