Non si lavora ad agosto nelle stanche, lunghe e oziose ore mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore.
Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l' ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto è un dio che è morto.
Con la coerenza potrai difenderle dalla vergogna, dare ragione a uno sbaglio, strapparti di dosso il guinzaglio.
Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa e c'è il sospetto che sia triviale l'affanno e l'ansimo dopo una corsa, l'ansia volgare del giorno dopo, la fine triste della partita, il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa che chiami... vita.
E andare come spinto dal destino verso una guerra, verso l'avventura e tornare contro ogni vaticino contro gli Dei e contro la paura.
Odio il gusto del retorico, il miracolo economico / il valore permanente e duraturo.
Il mio primo film si chiamava "Chiuso per ferie". Uscì ad agosto. Andò malissimo.
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