E catene di monti coperte di nevi / saranno confine a foreste di abeti.
Ma il tempo, il tempo, chi me lo rende? Chi mi da indietro quelle stagioni di vetro e sabbia, chi mi riprende, la rabbia, il gesto, donne e canzoni? Gli amici persi, i libri mangiati, la gioia piana degli appetiti, l'arsura sana degli assetati, la fede cieca in poveri miti?
E l'Asia par che dorma ma sta sospesa in aria l'immensa, millenaria sua cultura.
La canzone è una penna e un foglio così fragili fra queste dita, è quel che non è, è l'erba voglio ma può esser complessa come la vita.
Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta, ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta, qualcuno è andato per età, qualcuno perché già dottore, e insegue una maturità, si è sposato fa' carriera ed è una morte un po' peggiore.
Non si lavora ad agosto nelle stanche, lunghe e oziose ore mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore.
Mentre il mio spirito se ne va in macchina lungo il mare su strade sterrate rognose più tossiche di un sigaro scadente e mentre continuo ad andare solo e spensierato le case dei ricchi su in alto sembrano folli, annebbiate e atterrite sulle cime delle piatte montagne.
Correre in ogni stagione, sulle cime dei monti, per vedere se dall'altra parte c'era un mondo migliore, un'altra vita, meno fatiche, meno paure, meno calci in culo.
Maria, non sarete soli lassù, ricordi: "Rivolgerò il mio sguardo ai monti dai quali mi giungerà il tuo aiuto".
Vivere in montagna senza avere un rapporto con il Creatore e la creazione è impossibile, mentre abitare in città ci fa condurre un'esistenza allo stesso livello dell'asfalto.
I monti sono nati per le zuccate che la Terra ha sempre dato contro il Cielo nel tentativo di emularlo.
Se la montagna non andrà da Maometto, Maometto andrà alla montagna.
Che ci faccio in montagna? Più ci vado e più mi accorgo di essere scarso. L'aumento di esperienza mi denuncia meglio i difetti. Conoscere non m'incoraggia, anzi mi pesa. L'esperienza accresciuta misura la mia insufficienza.
Una montagna non può spaventare chi vi è nato.
Le donne comprano merce in saldo per la stessa ragione per cui gli uomini scalano le montagne, per il semplice fatto che esistono.
Le grandi montagne hanno il valore degli uomini che le salgono, altrimenti non sarebbero altro che un cumulo di sassi.