Sono così triste che le montagne più di me non le si può amare.— Dino Buzzati
Sono così triste che le montagne più di me non le si può amare.
Il tempo passa e la strada un giorno dovrà pur finire.
A un certo punto, quasi istintivamente, ci si volta indietro e si vede che un cancello è stato sprangato alle spalle nostre, chiudendo la via del ritorno.
L'uomo sul momento non se ne accorge neanche e non sospetta ma lei sì e in quel momento stesso sale invincibile sul trono, incominciando il delizioso gioco di farlo impazzire.
Fra miliardi di secoli, la sofferenza e la solitudine di mia mamma, provocate da me, esisteranno ancora. Ed io non posso rimediare. Espiare soltanto.
Cessati l'assalto al potere e la smania del predominio, si vide che dovunque si stabilivano automaticamente la giustizia e la pace.
L'aria di montagna è come l'acqua liscia, è talmente leggera che dovresti respirarne a vagoni per sentire qualche odore.
Sulle vette è più caldo di quanto non si immagini nelle valli, soprattutto in inverno.
Tra venti monti innevati, l'unica cosa immobile era l'occhio del merlo.
Correre in ogni stagione, sulle cime dei monti, per vedere se dall'altra parte c'era un mondo migliore, un'altra vita, meno fatiche, meno paure, meno calci in culo.
Donde vengono le montagne più alte? chiedevo in passato. E allora imparai che esse vengono dal mare. Questa testimonianza sta scritta nelle loro rocce e nelle pareti delle loro cime. Dall'abisso più fondo, la vetta più alta deve giungere alla sua altezza.
Partoriranno i monti, e nascerà un ridicolo topo.
Se la montagna non andrà da Maometto, Maometto andrà alla montagna.
E catene di monti coperte di nevi / saranno confine a foreste di abeti.
Consideriamo l'alpinismo come un'opportunità per esprimere noi stessi fuori dalla giungla delle città che la burocrazia dilagante, il sistema paralizzante delle garanzie sociali e l'intolleranza borghese rendono sempre più simili a prigioni.
Lassù si erano liberati dal desiderio di felicità e perfino dalla speranza, perciò vivevano in pace e tranquilli, avevano cioè trovato la felicità. Ma loro non lo sapevano e campavano così.