Dalla vetta non si va in nessun posto, si può solo scendere.— Mauro Corona
Dalla vetta non si va in nessun posto, si può solo scendere.
Nella difficile arte di stare al mondo si dovrebbe scrivere la vita con leggerezza, scivolare, sorvolare, dimenticare, ripartire ogni mattina da quello che resta. In una parola: fregarsene.
È inutile cercare la vita nel passato. Occorre accettare quello che ci propone il presente, giorno dopo giorno, senza speranze e senza disperazione, partendo ogni mattina da quello che resta.
L'arte deve stare fuori dalla politica e ancor di più l'artista.
La paura fa correre, correre fa sbagliare.
La dolcezza dei buoni, dei vinti, degli inermi. La dolcezza della malasorte accettata senza reclami.
E vanno gli uomini ad ammirare le vette dei monti, ed i grandi flutti del mare, ed il lungo corso dei fiumi, e l'immensità dell'Oceano, ed il volgere degli astri... e si dimenticano di se medesimi.
Mentre il mio spirito se ne va in macchina lungo il mare su strade sterrate rognose più tossiche di un sigaro scadente e mentre continuo ad andare solo e spensierato le case dei ricchi su in alto sembrano folli, annebbiate e atterrite sulle cime delle piatte montagne.
Le montagne dovrebbero avere dei buchi, per vedere l'altra parte. Osservando il panorama attraverso queste aperture, risparmieremmo delle scalate considerevoli.
Chi ha fede muove le montagne; chi ha fede fa proseliti; chi ha fede vince le battaglie.
Io chiedo a una scalata non solamente le difficoltà ma una bellezza di linee.
Ancora pochi giorni e per tutta la vita sarai l'uomo che è arrivato in cima all'Everest!
Scuote l'anima mia Eros,come vento sul monte che irrompe entro le querce;e scioglie le membra e le agita,dolce amaro indomabile serpente.
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
Good morning Everest!
Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna.