La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che facevo.— Walter Bonatti
La montagna mi ha insegnato a non barare, a essere onesto con me stesso e con quello che facevo.
Io chiedo a una scalata non solamente le difficoltà ma una bellezza di linee.
Siamo giunti al quarantesimo anniversario della conquista del K2, e il CAI, finalmente, annuncia la tanto attesa revisione storica dell'assalto finale alla grande montagna.
La realtà è il cinque per cento della vita. L'uomo deve sognare per salvarsi.
La solitudine è indispensabile per l'uomo perché acutizza la sensibilità ed amplifica le emozioni.
La montagna se praticata in un certo modo è una scuola indubbiamente dura, a volte anche crudele, però sincera come non accade sempre nel quotidiano.
La rinuncia in montagna è un atto di umiltà, perciò difficile.
Che ci faccio in montagna? Più ci vado e più mi accorgo di essere scarso. L'aumento di esperienza mi denuncia meglio i difetti. Conoscere non m'incoraggia, anzi mi pesa. L'esperienza accresciuta misura la mia insufficienza.
Non esistono proprie montagne, si sa, esistono però proprie esperienze. Sulle montagne possono salirci molti altri, ma nessuno potrà mai invadere le esperienze che sono e rimangono nostre.
Le grandi montagne hanno il valore degli uomini che le salgono, altrimenti non sarebbero altro che un cumulo di sassi.
Da per tutto, come una corrente viva, un fiume della montagna, scendeva l'aria nuova, l'ossigeno esalava dalle piante verdi. Lo potevi vedere fremere in un'alta marea di cristallo. L'ossigeno puro, vergine, verde, freddo ossigeno, trasformava la valle in un delta di fiume.
A piedi degli alti monti; dai quali il Po scaturisce e si versa per le campagne, viveva un principe giovane e prode, che era la delizia del suo paese. Il cielo gli avea fatto, fin dalla nascita, ogni dono più raro, come se proprio si trattasse d'un gran re.
La vista di una pietra preziosa può rendere accessibile una montagna.
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
Quando una donna vuole una cosa, tremano le montagne, si muovono le maree, quando una donna vuole un uomo trema l'universo intero.
I monti a cupo sonno supini giacciono affranti.