Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro.— Franco Battiato
Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro.
E per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità.
Non mi interessa sentirmi intelligente guardando in tv dei cretini, preferirei sentirmi un cretino di fronte a persone eccellenti.
Vuoto di senso crolla l'Occidente soffocherà per ingordigia e assurda sete di potere e dall'Oriente orde di fanatici.
Certe notti per dormire mi metto a leggere, invece avrei bisogno di momenti di silenzio.
La primavera cominciò un po' di tempo prima e l'erba si vedeva appena e noi stavamo bene.
Ero sotto un cielo risplendente di stelle con la luna in mezzo al firmamento in un mare senza sponde. Mai oh Signore mi hai turbato come in quella notte in cui sospeso fra il cielo ed il mare avevo l'immensità sopra e sotto di me.
Guardare alle stelle mi fa sempre sognare, semplicemente come quando sogno sui punti neri che rappresentano le città e i villaggi in una mappa. Perché, mi chiedo, i puntini luccicanti del cielo non dovrebbero essere accessibili quanto i puntini neri sulla carta della Francia?
La follia umana non impedisce la rotazione delle stelle.
Di tutte le cose visibili, la più alta è il cielo delle stelle fisse.
Le stelle intorno alla bella luna celano il volto luminoso quando, al suo colmo, più risplende sopra la terra.
Quelle stelle che nel Nord, nelle notti chiare, sono lacrime ghiacciate tra miliardi di altre, la via lattea di gennaio come caramelle d'argento, veli di gelo nell'immobilità, che lampeggiano, pulsando al ritmo lento del tempo e del sangue dell'universo.
Una monetina può nascondere la stella più grande, se la tieni abbastanza vicina all'occhio.
Nessuno guarda a cosa c'è davanti ai suoi piedi: tutti guardano alle stelle.
Le stelle sono nel cielo come le lettere dentro un libro.
Amo la luce perché mi mostra la via. Ma amo anche il buio perché mi mostra le stelle.