Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro.— Franco Battiato
Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro.
E lo sapeva bene Paganini, che il diavolo è mancino, è subdolo e suona il violino.
La primavera cominciò un po' di tempo prima e l'erba si vedeva appena e noi stavamo bene.
E il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire.
Nella voce di un cantante si rispecchia il sole, ogni amata ogni amante.
Felici i giorni in cui il fato ti riempie di lacrime ed arcobaleni, della lussuria che tenta i papaveri con turbinii e voglie.
Le cose sono unite da legami invisibili. Non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella.
Potrebbe darsi che i vecchi astrologi abbiano rovesciato esattamente la verità, quando credevano che le stelle controllassero i destini degli uomini. Arriverà il momento in cui gli uomini controlleranno il destino delle stelle.
Chi è nel fango tende a guardare le stelle.
Se si guarda troppo fisso una stella, si perde di vista il firmamento.
Quelle stelle che nel Nord, nelle notti chiare, sono lacrime ghiacciate tra miliardi di altre, la via lattea di gennaio come caramelle d'argento, veli di gelo nell'immobilità, che lampeggiano, pulsando al ritmo lento del tempo e del sangue dell'universo.
Chissà se le stelle per esprimere un desiderio devono aspettare che cada la terra?
Per uno che non doveva far parte di questo mondo devo confessare che all'improvviso mi costa lasciarlo, però dicono che ogni atomo del nostro corpo una volta apparteneva a una stella. Forse non sto partendo. Forse sto tornando a casa.
L'anima è piena di stelle cadenti.
Non piangere quando tramonta il sole, le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle.
Fidati del tuo cuore se il mare prende fuoco - e vivi per amore anche se le stelle camminano all'indietro.